lunedì 18 ottobre 2010

Il mondo dei telecronisti (quarto episodio)

Eccoci per il quarto appuntamento di questa rubrica; il tema è lo stesso della settimana scorsa e sarà lo stesso della prossima, ovvero sia i giovani telecronisti di Rai Sport.

- Valerio Iafrate
Anche se non è giovanissimo (ha 40 anni) il buon Valerio si è imposto nell'ultimo biennio come ottimo giornalista. Le sue telecronache di NFL, accanto al formidabile Roberto Gotta, sono state precise e sempre emozionanti; la scelta molto discutibile di Rai Sport di non rinnovare i diritti del campionato ha lasciato perplessi un po’ tutti (tuttavia è ottimo il lavoro che fa Dahlia) e, inoltre, ha lasciato "a spasso" il nostro. La sua poliedricità si nota nella varietà di sport che ha commentato: football, basket, calcio, tennis, equitazione, pentathlon, ciclismo, atletica, ginnastica, sci alpino, triathlon. La mia convinzione è che purtroppo venga usato come tappabuchi per discipline minori o per sostituire occasionalmente i telecronisti abituali. La mia speranza, che certamente sarà vana, sarebbe di vederlo come prima voce del basket, al posto di Franco Lauro, uno che mette d'accordo tutti gli spettatori (in maniera negativa, si intende). Quando Rai Sport aveva i diritti per il campionato di college basketball (NCAA) le telecronache notturne con Massimiliano Mascolo erano più che piacevoli. Così come le sue telecronache del tennis.

Voto: 8,5  Sottoutilizzato

- Davide Labate
Il telecronista del circo bianco del dopo Gobbo fra poco inizia la sua terza stagione del mondiale. Il bilancio è altalenante: la conoscenza della disciplina è buona, così come il tono di voce, non urlato; i contro sono... il tono di voce, molto piatto e senza sbalzi per delle prestazioni degne di nota, e la mancanza di "coraggio" nel contenere Paolo De Chiesa, che tende a parlare senza interruzioni. Nel calcio e nel pugilato, altri sport in cui si è cimentato, le capacità si notano ma non le apparizioni sono abbastanza limitate per giudicare completamente.

Voto: 7  Positivo

- Andrea De Luca
Il riccioluto giornalista ha concluso la sua nuova carriera di inviato al seguito del ciclismo sabato, in occasione del Giro Di Lombardia. E' stato impegnato nelle corse italiane organizzate da RCS (Giro, Tirreno, Sanremo, Lombardia), per i Mondiali e per le corse minori in Italia. Un suo difetto è il non riconoscere prontamente gli atleti; inoltre tende ad "impappinarsi" nel racconto della corsa. In passato si è dedicato con ottimi risultati ai motori, in particolare ai rally, all'hockey su pista e inline, all'atletica e allo skiroll. Personalmente lo reputo un onesto giornalista che può e ancora migliorare.

Voto: 5,5  In miglioramento

E anche per oggi mi fermo qui, alla settimana prossima!

Alberto

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