martedì 12 ottobre 2010

Il mondo dei telecronisti (terzo episodio)

Rieccoci qui per questo terzo episodio, incentrato sui giovani telecronisti Rai

- Alessandro Antinelli
Non sentirlo per la seconda parte del Mondiale di Volley appena conclusosi (per motivi di salute) è stato veramente un peccato. La sua conoscenza della pallavolo è perfetta, come nella scuola Rai (Volpi, Mimmo Fusco e Pancani), cosa che purtroppo non avviene per gli altri sport di squadra (basket e rugby in primis). Se nella pallavolo si destreggia con grande abilità, a mio modo di vedere nel calcio il livello scende, seppur non di molto. La fluidità e la proprietà di linguaggio, unite al ritmo della telecronaca, sono i suoi punti di forza.
Si è anche occupato di Formula 1, di equitazione, di atletica e di nuoto; in quest'ultima disciplina è stato inviato in tribuna nei Mondiali di Roma nel 2009, sapendosi ben destreggiare anche nelle lingue straniere.

Voto: 8  Bravo

- Alberto Rimedio
Uno dei nuovi volti emergenti di Rai Sport, impiegato anche nella telecronaca dell'ultima Supercoppa Italiana fra Inter e Roma. In quella prova, insieme al "famigerato" Beppe Dossena, ha offerto un saggio su come non si debba commentare un incontro: il ritmo era nullo, la partigianeria per i capitolini era più che evidente (basta fare un giro su Youtube o su vari forum). Nelle altre situazioni in cui ho potuto ascoltarlo, il livello era migliore, a differenza del ritmo, sempre piatto e senza scossoni. Probabilmente non è aiutato dalla spalla tecnica di turno, però perseverare è diabolico. Nel passato ha svolto anche delle telecronache di calcio a 5, sport che si caratterizza per un ritmo frenetico e continuo, cosa di cui, ripeto, non è provvisto.

Voto: 5  Piatto

- Aurelio Capaldi
Si è vero, non è un telecronista, però il ragazzo ci sa fare. Come intervistatore nelle Olimpiadi di Pechino si è occupato anche di canottaggio, di volley e di basket, riuscendo una volta ogni tanto a parlare anche di argomenti tecnici con le stelle NBA, cosa che Rai Sport abitualmente non conosce. Nel calcio le interviste non sono mai banali, basti pensare l'esclusiva che è riuscito a strappare a Josè Mourinho il 16 maggio scorso, dopo la conquista dello scudetto; l'intervista si svolse nel pullman dell'Inter mentre il tecnico portoghese si lasciava andare dopo la tensione accumulata nel finale di campionato. La promozione a bordocampista della nazionale è meritata, una volta tanto le persone più capaci riescono a conquistare i ruoli importanti.

Voto: 9  Meritato

L'appuntamento è per settimana prossima, ancora con le nuove leve di Rai Sport. Un saluto.

Alberto

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